Musica

FRANCESCO GUCCINI @ FORUM ASSAGO - MILANO 10/12/2010

FRANCESCO GUCCINI @ FORUM ASSAGO - MILANO 10/12/2010

Come si fa a non voler bene a Francesco Guccini?
Non fa un disco nuovo dal 2004, segno che se non ha qualcosa da dire, non lo dice ( e se ce l’ ha, non ha nessun timore di dirtelo in faccia). Da oltre 50 anni non ha mai fatto mistero della propria fede ideologica neppure in momenti in cui sarebbe certo stato più facile rinnegare od accodarsi al gruppo dei felici e vincenti. Va in tour non per promozione ma per il puro piacere di cantare, raccontarsi e raccontare, riempiendo palazzetti all’ inverosimile senza aver bisogno di vacue sovraesposizioni televisive o pubblicitarie; basta veder comparire sui muri della propria città un manifesto con una foto vecchia di quasi 35 anni – la foto di copertina di Via Paolo Fabbri 43, sempre quella! - e noi affezionati, al momento buono, accorriamo in massa. Ed anche questa volta siamo accorsi, fino a riempire ogni spazio possibile del Forum di Assago (Mi).
Un concerto di Guccini è uno schema collaudato ormai da anni, fatto di canzoni e di chiacchiere, di scherzi con i suoi “musici” e di botta e risposta col pubblico, uno schema che si è certi di ritrovare - e che fa piacere ritrovare - ad ogni occasione. E così si parte, dopo una chiacchierata di una decina di minuti con Canzone Per Un’ Amica - guai se così non fosse! - subito seguita da Lettera, dedicata agli amici scomparsi Bonvi e Victor Sogliani (Equipe 84). Il pregio di questo concerto è che, come già accennato, Guccini non ha alcun album di inediti da promuovere e quindi può spaziare, saltando avanti e indietro, fra le canzoni di una vita. E così possiamo goderci capolavori raramente eseguiti dal vivo quali Canzone Dei Dodici Mesi, Il Frate, Noi Non Ci Saremo, Il Pensionato e la splendida Amerigo. Il pubblico risponde con calore e partecipazione, canta con Francesco, si emoziona e si indigna, segno che ogni singola canzone ha un significato nella vita di ognuno dei presenti e il viverla in quel momento insieme agli altri ne amplifica l’ emotività. E di emozione ce n’è molta quando Guccini canta Autogrill, tornata in scaletta dopo qualche tempo di assenza oppure, in un moto di orgoglio nazionale, quando intona Addio Lugano Bella, applaudita quanto un classico gucciniano.
Dopo un altro recupero eccellente, Canzone Per Piero (la si trova su Stanze Di Vita Quotidiana), Francesco introduce una sorta di quadrilogia di canzoni da lui stesso definite “ d’ amore” , che parte con la semi-dimenticata ma sempre struggente Inutile, passando dagli entusiasmi per un amore che nasce di Farewell, alle recriminazioni per uno che finisce di Quattro Stracci  fino alla ritrovata pace dei sentimenti con Vorrei. Saranno anche “d’ amore” ma certe sdolcinatezze o certe facilonerie con cui di solito si infarcisce questo genere di canzoni sono tenute ben lontane. E se parte del pubblico richiede a gran voce L’ avvelenata, richiesta che, come sempre viene dileggiata e poi snobbata ( non sempre però…ricordo un concerto di una decina di anni fa dove, borbottando, Guccini cedette e finalmente la cantò a spizzichi e bocconi ), il nostro risponde regalando un prezioso inedito – dei, pare, tre che tiene da parte per un futuro, fantomatico nuovo album a proposito del quale Francesco vagheggia da almeno tre anni ma che per ora… - intitolato Su In Collina, bellissima canzone di guerra, partigiani e crudeltà storiche. Dopo Canzone di Notte n.2, che apre quella che sarà la parte finale della serata, alle prime note di Eskimo tutto il parterre finora rimasto compostamente seduto, scatta in piedi e si stringe ancora di più sotto il palco, pronto a vivere quella che è la parte più esaltante del concerto. Ed infatti un fuoco di fila composto da Dio È Morto, l’ emozionante Cyrano e la grande, grandissima, La Locomotiva portano l’ entusiasmo e le emozioni del pubblico alle stelle. Quante ce ne sarebbero ancora da cantare, ognuno nel cuore sente che le canzoni che mancano all’ appello sono tantissime: Don Chisciotte, Il Vecchio E Il Bambino, Quello Che Non, Bisanzio  e chissà quante altre, ognuno ha le sue. Ma Francesco, fedele alla sua linea, saluta e ringrazia di cuore…lo sa lui, e lo sappiamo anche noi, che dopo La Locomotiva non c’ è, e non ci può essere, niente altro.

 

 

SETLIST: 
Canzone per un’amica 
Lettera 
Noi non ci saremo 
Il frate 
Amerigo 
Addio Lugano bella
Il pensionato 
Autogrill 
Canzone per Piero 
Inutile 
Farewell 
Quattro stracci 
Vorrei 
Su in collina 
Canzone dei dodici mesi 
Canzone di notte n. 2 
Eskimo 
Cyrano 
Dio è morto 
La locomotiva